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venerdì 25 settembre 2009

Guardate e riflettete



Rick Hoyt, figlio di Dick Hoyt, alla nascita rimase soffocato dal cordone ombelicale e questo gli provocò un danno celebrare permanente, rendendogli impossibile il controllo degli arti. I dottori assicurarono a Dick e Judy che il figlio sarebbe rimasto un vegetale per tutta la vita ma loro non abbandonarono mai le speranze e quando Rick ebbe 11 anni provarono a portarlo alla Tufts University, alla facoltà di Ingegneria, per scoprire se ci fosse qualcosa che poteva permettergli di comunicare.

Anche qui i ricercatori si dimostrarono piuttosto scettici sulla consapevolezza del ragazzo del la realtà circostante ma quando su consiglio del padre raccontarono a Rick una barzelletta, lui cominciò a ridere... era evidente quindi che riusciva perfettamente a recepire il mondo intorno a lui. Ecco, quindi, che con l'aiuto di un computer e di un cursore controllato da un interruttore mosso con un lato della testa Rick fu in grado di comunicare.

Un giorno anche un suo compagno di classe rimase paralizzato e la scuola organizzò una corsa come raccolta fondi... il ragazzo era intenzionato a partecipare e aiutato da suo padre realizzò il proprio desiderio.
Quello fu un evento fondamentale per la famiglia Hoyt, "Papà, quando correvamo, non mi sentivo più disabile!"... da quel momento Dick volle in tutti i modi che il figlio potesse riprovare quella sensazione quante più volte possibile, si mise in forma e cominciò a correre "insieme" al figlio. Il risultato fu che nel 1979 erano pronti per la martona di Boston, ma non furono ammessi perchè non erano ne' un corridore singolo ne' un corridore in sedia a rotelle... dopo 4 anni però riuscirono ad entrare ufficialmente in una gara e si qualificarono per quella di Boston dell'anno seguente.
Da lì nacque l'ennesima sfida... il triathlon (4 km nuoto, 180 km in bicicletta e 42 km corsa)! Dick era un uomo che non sapeva nuotare e che non montava in bici dall'età di 6 anni, ma per suo figlio, ci provò.
Sono riusciti a a collezionare 212 gare di triathlon, inclusi 4 massacranti Ironman da 15 ore alle Hawaii, alle rispettive età di 65 e 43 anni, Dick e Rick hanno concluso la loro ventiquettresima maratona, al 5.083esimo posto su oltre 20.000 concorrenti.

Il loro miglior tempo è stato 2 ore e 40 minuti nel 1992, solo 35 minuti in più rispetto al record del mondo.
Intorno al 2004 Dick durante una gara ebbe un attacco di cuore e grazie alle analisi si scoprì che una delle sue arterie era chiusa per il 95%. “Se tu non fossi stato in una forma così strepitosa,” gli disse un medico, “probabilmente saresti morto 15 anni fa.” ... forse a volte facciamo parte di un disegno più grande di noi, non pensate?

Rick vive da solo nella propria casa di Boston, riceve assistenza domiciliare mentre il padre, ex-militare, è ora in pensione e vive a Holland in Massachussets ma continuano sempre a partecipare a gare durissime, per la felicità di poterlo fare insieme.

Fonte: www.mattiamarasco.blogspot.com

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