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sabato 13 marzo 2010

Black Out, l'allenamento che non vorresti mai...

Capita a tutti. Si, è sgradevole per ogni sportivo. Accade che inizi l'allenamento e ZAP... qualcosa non va. Non capisci bene cosa sia, ma c'è qualcosa che manca.
Mi è capitato questa mattina ( e spero non mi capiti più). La routine è stata la solita di ogni we di allenamento.
Solita sveglia, solito caffè da 15 tazze... Ieri sera non son nemmeno uscito. Si insomma si prospettava una mattinata di quelle in cui scendi in vasca e... spingi dalla prima all'ultima vasca. Ero confortato dai buoni risultati dall'allenamento di settimana scorsa. Invece.....

Arrivo alla piscina, tutto normale... mi cambio.. doccia GELATA. Scendo in acqua, sistemo il cardio... e via...
Nelle prime 2 vasche mi stupisco di come le gambe rispondano e diano l'impressione di essere cariche e pronte a dare energia  a profusione per le prossime 2h... mai impressione fu più sbagliata.

Dalla 20esima vasca, non so cosa accade... Black-out mentale, la cattiveria solita, sparita.....

L'allegria e la felicità, se ne sono state nel letto stamattina evidentemente...

Con questo Black-out vado avanti veramente a fatica, dannazione... cuore sembra imballato... fiato... cortissimo.

Esorcismo? Ossigeno in Bombola? NO... semplicemente non ci stavo con la testa....

Quindi, come avrete avuto modo di capire leggendo i miei post, questo genere di situazioni NON le tollero (in me stesso).

In questi momenti bisogna tirare fuori quello che si ha dentro. Le energie mentali "di riserva". Fare training autogeno, ripetersi PERCHé si è lì in vasca, le motivazioni, ricordarsi chi si è.. e cosa si vuole essere.

Quello che posso dire è che non avrei MAI abbandonato la vasca prima di aver terminato ALMENO 120 vasche. Perchè così mi ero proposto e così dovevo fare.

Alla fine, le 120 sono arrivate, però ho dovuto impegnarmi al massimo.

2 commenti:

  1. Un semplice(e ulteriore) processo di crescita

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  2. Grazie Gian Carlo della tua opinione! Ti posso assicurare che di momenti complicati in 3 mesi di4 mesi di nuoto ce ne sono stati, ma sempre di carattere fisico. Invece questa volta non ero concentrato... a volte la testa si inchioda per conto suo...

    La cosa importante (secondo me) è avere la maturità e la forza di capire cosa succede e porvi rimedio (o almeno provarci)

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